La nostra storia
La nostra storia
Il Molino Gaiero e Gabutti con sede a Carrù (Cn) è nato dalla fusione, nel 2017, di due aziende molitorie profondamente radicate nel territorio delle Langhe in provincia di Cuneo: il “Molino Gaiero” di Dogliani e il “Molino Gabutti” di Carrù.
Il Molino Gaiero fu fondato nel 1927 a Dogliani nel cuore delle Langhe, dai fratelli Carlo e Giuseppe Gaiero: tre macine alimentate da energia idraulica ed elettrica. Nel corso degli anni, Virgilio, figlio di Carlo, per soddisfare le numerose richieste dei panificatori, che sempre più richiedevano la qualità delle sue farine, fece ricostruire l’edificio, lo ampliò e lo rese moderno sostituendone via via gli impianti. Dagli anni ’90, una fortunata collaborazione stretta tra Virgilio Gaiero e la famiglia Valente, mugnai piemontesi di antiche origini, ha consolidato i valori storici dell’azienda e delineato il cammino per lo sviluppo futuro. Insieme e con grande attenzione al molino, essi sono rimasti fedeli alla produzione di miscele di qualità, che ancora oggi contraddistingue il marchio. Gli investimenti fatti hanno permesso al Molino Gaiero non solo di mantenere nel tempo, ma anche di migliorare l’elevata qualità dei prodotti e dei servizi. Il metodo di macinazione si è evoluto grazie alla tecnologia, ma le ricette storiche che da sempre differenziano l’azienda sono conservate con cura e passione.
Il Molino Gabutti fu fondato il 16 dicembre del 1932, in frazione San Giovanni a Carrù, da Michele Gabutti (classe 1897). Già figlio e nipote di mugnai, Michele aveva iniziato a lavorare nel molino di famiglia a Clavesana, nei pressi del cotonificio Olcese.
A seguito dell’evento alluvionale che negli anni venti danneggiò il molino, la famiglia Gabutti fu costretta a cercare un’altra sistemazione. Il fiume Tanaro, uscendo dagli argini, aveva danneggiato seriamente il fabbricato e spazzato via il canale di derivazione delle acque, impedendo la produzione di forza motrice per le macine. A Carrù, dopo alcune esperienze in altri impianti della zona, Michele trovò la sua sistemazione definitiva. Da allora è iniziato un continuo sviluppo del molino portato avanti da Ferdinando (classe 1922), Michelino (classe 1947) e oggi da Roberto, nato nel 1976.
Importanti investimenti sono stati effettuati nel 2000 ed hanno interessato i reparti di macinazione, miscelazione e confezionamento delle farine, mantenendo anche la macinazione a pietra.